Analisi Favoriti Giro dei Paesi Baschi 2019: Adam Yates per spezzare l’incantesimo contro rivali agguerriti

Il Giro dei Paesi Baschi 2019 promette spettacolo grazie alla presenza di diversi tra i migliori scalatori del circuito internazionale. La corsa a tappe spagnola, in programma dall’8 al 13 aprile, conferma il suo percorso ricco di salite e per questo affatto scontato da interpretare. Dopo una breve cronometro inaugurale su un tracciato che potrebbe risultare indigesto agli specialisti, si proseguirà con una serie di frazioni mosse, le prime due delle quali potrebbero risolversi allo sprint. Pur privo di salite eccessivamente lunghe, la kermesse iberica resta particolarmente adatta ai grimpeur esplosivi. Ad imporsi nella scorsa edizione fu Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo), che quest’anno ha deciso di mettere in palio il proprio scettro senza prendere parte all’appuntamento dopo aver dominato UAE Tour e Tirreno-Adriatico.

Albo d’oro recente Giro dei Paesi Baschi

Anno Primo Secondo Terzo
2008 Spagna Alberto Contador Australia Cadel Evans Paesi Bassi Thomas Dekker
Italia Damiano Cunego
2009 Spagna Alberto Contador Spagna Antonio Colom Spagna Samuel Sánchez
2010 Stati Uniti Christopher Horner Spagna Beñat Intxausti Spagna Joaquim Rodríguez
2011 Germania Andreas Klöden Stati Uniti Christopher Horner Paesi Bassi Robert Gesink
2012 Spagna Samuel Sánchez Spagna Joaquim Rodríguez Paesi Bassi Bauke Mollema
2013 Colombia Nairo Quintana Australia Richie Porte Colombia Sergio Henao
2014 Spagna Alberto Contador Polonia Michał Kwiatkowski Francia Jean-Christophe Péraud
2015 Spagna Joaquim Rodríguez Colombia Sergio Henao Spagna Jon Izagirre
2016 Spagna Alberto Contador Colombia Sergio Henao Colombia Nairo Quintana
2017 Spagna Alejandro Valverde Spagna Alberto Contador Spagna Jon Izagirre
2018 Slovenia Primož Roglič Spagna Mikel Landa Spagna Jon Izagirre

Favoriti Giro dei Paesi Baschi 2019

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Il forfait del dominatore della scorsa edizione e delle prime corse a tappe World Tour dell’anno, Primoz Roglic, amplia il ventaglio dei pretendenti alla vittoria finale. Nessuno tra gli uomini in gara ha infatti vinto la gara in passato, ma non mancheranno i piazzati. Su tutti Mikel Landa (Movistar), secondo un anno fa e parso in ripresa sulle strade della Coppi e Bartali, dove ha vinto la tappa con arrivo a Sogliano al Rubicone chiudendo al secondo posto in classifica generale, dopo un avvio di stagione complicato. Correndo sulle strade di casa l’ex Astana vorrà sicuramente provare a lasciare il segno, anche se non potrà contare sull’apporto di due compagni come Alejandro Valverde – reduce dal Giro delle Fiandre – e Nairo Quintana che in passato sono saliti sul gradino più alto della kermesse.

Il favorito d’obbligo sembra però essere Adam Yates (Mitchelton-Scott). Beffato per tre decimi alla Tirreno-Adriatico e vincitore virtuale della Volta a Catalunya fino a una dozzina di chilometri dall’epilogo dell’ultima tappa, prima di subire la rimonta di Miguel Angel Lopez (Astana), il britannico ha una voglia matta di rifarsi con gli interessi dando continuità a un’ottima serie di piazzamenti beffardi. Con l’intera squadra a disposizione, su tutti un Mikel Nieve che conosce alla perfezione ogni metro del tracciato, il gemello d’arte troverà pane per i suoi denti su tracciati che si prestano particolarmente alle sue caratteristiche e si troverà a misurarsi contro diversi avversari già sfidati fino a una settimana fa proprio in Catalogna.

Il blocco più temibile è senza dubbio quello della Astana. La formazione kazaka ha fatto il bello e il cattivo tempo nelle prime corse a tappe dell’anno e ha mandato a segno diversi corridori. Difficile stabilire chi possa essere il capitano, vista la profondità delle soluzioni a disposizione. Particolarmente solido e chiamato a un’ulteriore conferma è Jakob Fuglsang, ma non si possono sottovalutare le ambizioni di uno Ion Izagirre che già in tre delle ultime quattro edizioni è salito sul podio finale, oltre a quelle di un Luis Leon Sanchez che ha sfiorato il colpaccio alla Parigi-Nizza e di un Alexey Lutsenko che tra febbraio e marzo ha vinto tanto e dimostrato di aver raggiunto una dimensione più che interessante nelle brevi corse a tappe.

Particolarmente attrezzata sembra essere anche la UAE Team Emirates. Daniel Martin cercherà il rilancio dopo essere sparito dai radar nell’ultima tappa del Catalogna al culmine di una settimana che lo aveva visto difendersi a denti stretti in salita, avendo stavolta a disposizione una batteria di compagni decisamente valida. Destano curiosità le possibilità del neopro’ Tadej Pogačar, già vincitore della Volta ao Algarve al primo anno nella categoria e ai primi veri banchi di prova in appuntamenti più probanti, mentre uomini come Sergio Luis Henao, Rui Alberto Faria da Costa e Diego Ulissi garantiscono solidità e possibilità di ambire alle singole tappe.

Tante sono inoltre le coppie che si preannunciano agguerrite. La Deceuninck-Quick Step, che fino ad oggi ha monopolizzato la scena sul pavè, propone un tandem da prendere con le pinze. Enric Mas è sembrato in forte crescita la scorsa settimana, anche se ha ottenuto il suo miglior piazzamento nell’ultima giornata anticipando il gruppo dei migliori alle spalle di Davide Formolo, mentre Julian Alaphilippe è una mina vagante che non va mai sottovalutata. Il transalpino potrebbe avere lo stomaco pieno dopo un marzo maestoso e pensare di non spendersi troppo in previsione delle Ardenne, ma in certe corse a tappe non va mai sottovalutato, soprattutto se dovesse andar forte nella cronometro inaugurale e guadagnare abbuoni nelle prime giornate.

Uomo che pensa al trittico è anche Michal Kwiatkowski (Team Sky). Il polacco è uscito però bene dalla Parigi-Nizza e dalla Milano-Sanremo ed è particolarmente tagliato per le brevi corse a tappe. Non sorprenderebbe, insomma, vederlo tenere duro e provare a curare la classifica generale prima di immergersi corpo e anima nelle prove del trittico. Al suo fianco ci sarà un pezzo da 90 come Geraint Thomas. Il vincitore dell’ultima edizione del Tour de France dovrà battere un primo colpo dopo mesi in sordina e alla ricerca del miglior colpo di pedale, sebbene l’appuntamento da lui cerchiato di rosso sul calendario personale sia ancora lontano. Altra coppia che può inventarsi qualcosa è quella della Bora-Hansgrohe composta da Emanuel Buchmann, fermo da un mese dopo un ottimo avvio di stagione, e Patrick Konrad, senza dimenticare la presenza in squadra di un Maximilian Schachmann vincitore di tappa e tre volte sul podio di giornata in Catalogna.

Per la Bahrain-Merida c’è la possibilità di indossare la prima maglia di leader con l’iridato a cronometro Rohan Dennis, mentre a curare la classifica potrebbe essere Dylan Teuns, altro uomo che cerca la miglior forma in vista delle Ardenne. Non mancheranno inoltre i giovani in grado di dar fastidio ai big più attesi. Tra questi il più performante è senza dubbio David Gaudu (Groupama-FDJ), già vicino al colpaccio all’UAE Tour, mentre può puntare a un buon piazzamento finale anche Sam Oomen (Sunweb) e può confermare i suoi progressi il neopro belga Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal). Giovane e già profeta in patria è anche Oscar Rodriguez (Euskadi-Murias), che non sembra però essere accreditato di un buono stato di forma.

Tra gli outsider non vanno certo sottovalutati elementi come Michael Woods (EF Education First), coadiuvato da Daniel Martinez, e uomini esperti come Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), entrambi potenziali cacciatori di tappe se la classifica non dovesse fare al caso loro. Perso il campione in carica, la Jumbo-Visma farà affidamento su George Bennett e sul giovane statunitense Sepp Kuss, mentre tra i corridori alla ricerca eterna di sé stessi sarà ai nastri di partenza anche Louis Meintjes (Dimension Data)

Borsino dei Favoriti Giro dei Paesi Baschi 2019

***** Adam Yates
**** Mikel Landa, Ion Izagirre
*** David Gaudu, Daniel Martin, Enric Mas
** Jakob Fuglsang, Michal Kwiatkowski, Emanuel Buchmann, Michael Woods
* Julian Alaphilippe, Geraint Thomas, Bauke Mollema, Sam Oomen, Dylan Teuns

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